Azetium
"[...] ond'io spesso mi son fermato su questa altura, contemplandone le bellezze e le ricchezze, immaginandone le devastazioni e le rovine, e, nella fantastica riapparizione di greggi e d'armenti che mi pareva salissero, ancor pria del tramonto alla custodia notturna delle fertili campagne e dai pingui pascoli, dal mare al colle, per questi stessi sentieri, nella cinta muragliata e sorvegliata di Azezio, come nel ritorno degli uomini stanchi a le proprie case, ho sognato ad occhi aperti la vita grama di quel popolo pacifico e laborioso; ho ricostruito, dietro il velo fitto delle mie lacrime, la tragedia della sua storia...